L’Etichetta ambientale per il vino e gli alimenti

Negli ultimi anni, la crescente consapevolezza ambientale ha influenzato profondamente il comportamento dei consumatori e le politiche aziendali.

In particolare, l’etichettatura ambientale del vino e più in generale dei prodotti alimentari è emersa come uno strumento essenziale per informare i consumatori e promuovere pratiche sostenibili.

L’etichetta ambientale fornisce informazioni sullo smaltimento degli imballi dei prodotti alimentari, aiutando i consumatori a fare scelte di raccolta differenziata corrette.

Questo articolo esplorerà l’evoluzione normativa dell’etichettatura ambientale, le linee guida del CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e un esempio pratico di etichettatura ambientale applicata al vino tramite QR code.

Evoluzione Normativa

Data la crescente preoccupazione per l’impatto ambientale delle attività umane, negli anni ’90 la Comunità Europea ha iniziato a promuovere politiche volte alla riduzione dei rifiuti e alla promozione del riciclaggio.

Un passo cruciale in questa direzione è stata la Direttiva 2008/98/CE che ha stabilito un quadro per migliorare le prestazioni ambientali delle organizzazioni.

Negli ultimi due decenni, l’attenzione si è concentrata sempre più sull’etichettatura dei prodotti. La Decisione 97/129/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio ha introdotto l’obbligo di indicare il materiale di imballaggio per facilitare la raccolta differenziata e il riciclaggio.

In Italia, dopo l’emanazione del Testo Unico Ambientale (d. lgs. n. 152 del 2006) passo fondamentale è stato il Decreto Legislativo n. 116 del 3 settembre 2020 che ha aggiornato la normativa sull’etichettatura ambientale, obbligando i produttori a fornire informazioni dettagliate sulla composizione degli imballaggi e sulle modalità di smaltimento.

Tutto questo può essere inquadrato nel ben più ampio contesto del Green Deal europeo e della strategia “Farm to Fork”, che mira a rendere il sistema alimentare europeo più sostenibile.

Cosa deve contenere

Il CONAI ha elaborato linee guida specifiche per l’etichettatura ambientale degli imballaggi, con l’obiettivo di promuovere la trasparenza e facilitare il corretto smaltimento dei rifiuti da parte dei consumatori.

Secondo le linee guida del CONAI, l’etichetta ambientale deve contenere le seguenti informazioni:

  1. Materiale di Imballaggio

Deve essere indicato il tipo di materiale utilizzato per l’imballaggio (plastica, vetro, carta, ecc.). Questa informazione è fondamentale per consentire ai consumatori di separare correttamente i rifiuti e facilitarne il riciclaggio.

  • Codici di Identificazione dei Materiali

Ogni materiale deve essere accompagnato dal codice identificativo secondo Decisione 129/97/CE. Questi codici aiutano a identificare con precisione il tipo di materiale.

  • Istruzioni per la raccolta differenziata

Devono essere fornite istruzioni chiare e semplici su come smaltire correttamente ogni componente dell’imballaggio. Questo include indicazioni sulla necessità di separare i vari materiali e sul punto di raccolta appropriato.

Queste informazioni devono essere presentate in modo chiaro, leggibile e facilmente comprensibile per i consumatori.

L’etichetta ambientale non solo educa i consumatori sulle pratiche di smaltimento corrette, ma rafforza anche l’immagine del brand come responsabile e attento all’ambiente.

Etichetta Ambientale del vino tramite il QR Code

Il settore vitivinicolo è particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, considerando l’importanza della terra e del clima per la qualità del vino.

L’etichetta ambientale del vino con QR code sulle etichette delle bottiglie può essere un esempio illuminante di come la tecnologia possa supportare una maggiore esigenza informativa per prodotti che hanno il problema dei pochi spazi in etichetta.

Difatti, grazie a questa estensione digitale dell’etichetta, i produttori possono comunicare con agilità tutte informazioni necessarie che con molta difficoltà riuscirebbero a inserire in etichetta data la loro mole.

A titolo esemplificativo, ecco come può essere un’etichetta ambientale per il vino:

ImballaggioBottigliaTappoCapsula
Codice Decisione 129/97/CE  GL 71  FOR 51  C/ALU 90
  Tipo di raccolta  Raccolta VetroRaccolta differenziata dedicata o per rifiuti organici  Raccolta Alluminio

Come Funziona un Qr Code?

Un QR code è un codice a barre bidimensionale che può essere letto da smartphone e tablet. Quando il consumatore scansiona il QR code con il proprio dispositivo, viene reindirizzato a una pagina web dedicata chiamata etichetta digitale, che può contenere informazioni dettagliate sul prodotto.

Esempio delle informazioni che possono essere Incluse nel QR Code

Un’etichetta digitale del vino permette di comunicare tantissime informazioni in maniere semplice e immediata. Tali informazioni possono essere poi aggiornate in ogni momento rendendo cosi questa pagina sempre attuale e con gli ultimi sviluppi aziendali.

Qui di seguito ecco un esempio di alcune sezioni che potrebbero comporre un’etichetta digitale del vino.

  1. Origine delle Materie Prime

Informazioni sulla provenienza delle uve, incluse le pratiche agricole adottate (ad esempio, agricoltura biologica o biodinamica).

  • Processo di Produzione

Dettagli sul processo di vinificazione, con particolare attenzione alle pratiche sostenibili, come l’uso di energie rinnovabili o la riduzione dell’uso di acqua e sostanze chimiche.

  • Imballaggio

Descrizione dettagliata dei materiali utilizzati per l’imballaggio della bottiglia, con indicazioni sul riciclaggio delle singoli componenti.

  • Impatto Ambientale

Dati sull’impronta di carbonio del vino, inclusi i trasporti e la distribuzione, permettendo ai consumatori di comprendere l’impatto complessivo del loro acquisto.

  • Iniziative Ambientali:

Informazioni sulle iniziative ecologiche intraprese dal produttore, come progetti di riforestazione o programmi di compensazione delle emissioni di carbonio.

Conclusione

L’etichettatura ambientale per il vino e più in generale per gli gli alimenti rappresenta un importante passo avanti nella promozione della sostenibilità e nella sensibilizzazione dei consumatori.

Seguendo le linee guida del CONAI e sfruttando tecnologie innovative come i QR code, le aziende possono fornire informazioni trasparenti e dettagliate che aiutano i consumatori a fare scelte più consapevoli.

Il settore vitivinicolo può beneficiare particolarmente di queste pratiche, superando una volta per tutte il problema dei pochi spazi in etichetta che spesso impediscono una comunicazione ricca di dettagli.