Il bon ton del vino

Il bon ton del vino

Bere del buon vino (clicca qui!) non è soltanto un piacere, ma rappresenta anche una vera e propria arte, che  unisce gusto, sapore e tradizione. Come nell’alta cucina, anche la degustazione del vino necessita di un galateo: un insieme di buone maniere per poterlo assaporare al meglio. Ma quali sono queste regole? Vediamole insieme, visto che anche un piccolo errore potrebbe provocare dei veri e propri disastri.

Come degustare al meglio il vino

Di norma serve un calice per il vino rosso, un calice per il vino bianco, un bicchiere per l’acqua e infine un bicchiere per lo spumante; ovviamente tutto dipende dalle portate e dalla tipologia di menu! Vanno evitati il più possibile i bicchieri di plastica, che rappresentano non solo un errore, ma un “orrore” quando si consuma del vino.

Per i vini rossi è preferibile un calice dalla pancia più ampia, che permette di ossigenarli al meglio e tirare fuori tutta la loro complessità: dal ballon piccolo al grand ballon a seconda dell’invecchiamento, fino al Borgogna, se è corposo ma non particolarmente invecchiato.

E lo spumante? Per le bollicine è richiesto il flûte se si tratta di un vino secco, la coppa se è dolce.

Secondo il pairing il vino va abbinato con i cibi giusti. Con piatti a base di carne sarebbe meglio servire un vino rosso o rosato per amalgamare bene i sapori, mentre per piatti a base di pesce è preferibile del vino bianco. Ricordatevi che i vini bianchi sono più delicati e meno alcolici, rispetto ai vini rosati. Lo spumante sarà perfetto per i dessert, a fine pasto.

E’ importante presentare in modo elegante il vino che andrete a servire. Quando si apre una bottiglia di vino, il tappo va rimosso lentamente, evitando il  cosiddetto “botto”, permesso soltanto a Capodanno!

Le donne devono essere servite per prime, poi il resto dei commensali e infine i padroni di casa, seguendo le norme di buona educazione.

Il vino si serve partendo da destra. Questa scelta è riconducibile a un curioso aneddoto. All’epoca dei Medici di Firenze, ovvero tra il 1400 e il 1700, era consuetudine avvelenare le persone nascondendo il veleno negli anelli. Quando si serviva il vino per avvelenare un commensale lo si faceva cadere per comodità servendo il vino da sinistra. Per questo motivo è buona norma servire il vino da destra, mentre servirlo da sinistra non è di buon auspicio. Meglio non sfidare la buona sorte!

Per permettere una  buona degustazione del vino e apprezzarne tutte le caratteristiche organolettiche, va servito riempiendo al massimo i 2/3 del bicchiere. Se volete bere elegantemente del vino tenete il bicchiere per lo stelo, evitando di tenerlo per la coppa, visto che il contatto tra la mano e il bicchiere potrebbe alterare la temperatura e il sapore della bevanda.

Una bottiglia vuota andrebbe lasciata sul tavolo o sul carrello e il cameriere capirà immediatamente che dovrà portarla via! Non inseritela nel cesto del ghiaccio, né in posizione dritta né capovolta, perché sarebbe davvero poco elegante.

Inoltre non bisogna alzare il bicchiere quando  viene riempito ed evitare modi volgari, come avvicinare il bicchiere alla bottiglia, per far capire che la quantità è di nostro gradimento e non ne desideriamo dell’altro.  Infine, quando si deve bere il vino, non va fatto roteare molto nel calice, ma il tempo necessario per far sprigionare i suoi aromi. 

Detto questo, poi, per un buon brindisi clicca qui! bisogna evitare di far toccare fra loro i calici. Basterà alzarli, guardare negli occhi i vostri ospiti, senza dire il fatidico “Cin Cin”, ma “Alla Salute!”. E buon vino a tutti!