Rimorchio street food: un autonegozio su quattro ruote
Oggigiorno, in un qualunque evento che si rispetti, deve esserci almeno un rimorchio per lo street food.
Questi autonegozi, così come vengono comunemente chiamati, sono capaci di offrire un classico servizio di ristorazione a bordo di veicoli speciali e caratteristici.
Hanno un mood scanzonato, a volte vintage, ma che piace a tutti, soprattutto ai più giovani.
Ecco perché non è insolito trovare un rimorchio per lo street food anche in occasioni meno pop, come cerimonie e congressi: è uno stile che piace, che funziona.
È pratico per chi possiede un food truck, perché può spostare la propria attività lì dove c’è il pubblico giusto. Ma è apprezzato anche da chi deve organizzare un evento di qualunque tipo, perché può dare una nota di colore caratteristica ed offrire ai propri ospiti e agli avventori un gradevole momento food.
Una moda che inizia in America
L’Italia non è mai stata seconda a nessuno, in fatto di cibo da strada, ma è in America che è nato il fenomeno del rimorchio per street food, un’evoluzione motorizzata e peculiare del più tradizionale carretto o banchetto gastronomico.
L’ispirazione per questi veicoli speciali è partita dalle roulotte americane, inizialmente nate come abitazioni on the road (parecchi le usano anche oggi ndr), ma che nel tempo hanno finito per divenire dei negozi su ruote pratici, comodi ed originali.
Dall’ispirazione, all’azione. Ed ecco che un pezzo di America diventa tutto italiano.
Nel nostro Paese, i veterani in fatto di realizzazione, allestimento e vendita di rimorchi per street food sono gli imprenditori che hanno dato vita al progetto StreetFoodBusiness, fra i primi a comprendere il valore aggiunto di questi veicoli per lanciare e gestire il proprio business gastronomico.
Lo street food: un business che piace agli italiani
Il boom dello street food non conosce sosta, da oltre 10 anni a questa parte.
A testimoniarlo sono i dati riportati da La Repubblica: nel solo 2019, il settore ha fatturato ben 19 milioni di euro, dei quali oltre 3 milioni in Campania ed Emilia Romagna, nonché oltre 2 milioni in Lazio, Sicilia e Lombardia.
È un business che piace agli italiani perché coniuga tradizione ed innovazione, unite da una flessibilità e da una versatilità che attrae imprenditori anche molto giovani, soprattutto donne.
C’è da dire, però, che il fatturato summenzionato rappresenta solo una parte dell’indotto che il cibo di strada offre a chi è nel settore.
Infatti, numeri interessanti si registrano anche nell’ambito meramente legato alla vendita di tali veicoli: basta fare un giro su internet e cercare un rimorchio per street food in vendita, per capire quanto potenziale ha questa nicchia.
D’altronde, se si considera la sola personalizzazione dell’allestimento di un autonegozio, già si comprende quante figure differenti occorrono per realizzare un veicolo completo, funzionale e di design.
Di fatto, possiamo asserire che il settore è in portentosa ascesa e che, con una pandemia ormai (quasi) alle spalle, ci si attende fatturati ancora maggiori e una nuova impennata nella crescita del comparto stesso.